PREMESSA

La tradizione italiana nel comparto ortofrutticolo è nota, riconosciuta e di livello quali-quantitativo elevato; siamo infatti il primo produttore in Europa per l’Ortofrutta con 270 Ml. di ql., ed al secondo posto, dopo la Grecia, per il consumo annuo pro capite con Kg. 360. Nonostante ciò, il settore per il 2006 ha mostrato una riduzione dei consumi nazionali che si aggira per gli ortaggi intorno al 3% e per la frutta intorno al 7%.

 

LA DIETA MEDITERRANEA
La dieta mediterranea, composta prevalentemente da cereali, pesce, olio extra vergine di olive, ortaggi e frutta, è considerata il miglior modello alimentare oggi esistente.
Non a caso gli italiani sono fra i più Longevi del Pianeta (77,7 anni per gli uomini, 83,7 per le donne).
Anche l’Obesità nelle persone adulte italiane è fra le più basse (8,5%), contro il 23% dell’Inghilterra ed il 30,6% degli USA.
Il livello di innovazione e la propensione allo sviluppo di nuove referenze e tipologie produttive delle imprese agroalimentari nazionali è piuttosto elevato, come dimostra una recente indagine di Federalimentare, che evidenzia come circa il 25% dei prodotti alimentari italiani rientrano nella categoria “tradizionale evoluto” oppure si tratta di veri e propri “nuovi prodotti”.
Inoltre, tra i più importanti principi ispiratori (o “drivers”) dell’innovazione rientrano i concetti di: salute, fitness, piacere e praticità.
Unire queste caratteristiche che fanno parte della tradizione, della cultura e delle capacità nazionali, rappresenta probabilmente una prerogativa indispensabile per qualsiasi nuova idea da calare nelle iniziative imprenditoriali nel comparto agroalimentare italiano.

 

CAMBIANO GLI STILI DI VITA E ALIMENTARI
Cambiano, purtroppo e velocemente, le abitudini alimentari degli italiani; sempre più infatti si mangia fuori casa ed in fretta; i pasti “fuori casa” aumentati notevolmente dal 1999 ad oggi in quanto sono passati dal 24,9 al 34,9% della spesa alimentare complessiva delle famiglie.
Gli italiani, pur mantenendo la tradizione della dieta mediterranea, hanno subito un forte condizionamento dalla nascita di nuovi “Stili Alimentari” provenienti da altri Paesi (tra tutti Usa e Inghilterra) e dalla martellante pubblicità di snack e piatti pronti ad alto contenuto calorico, particolarmente fra le giovani generazioni. Per contro, soprattutto nell’ultimo periodo, sta aumentando fortemente il consumo di prodotti ”Funzionali e Nutraceutici” che rappresentano in Italia il 12% (700 Ml.di Euro) del consumo europeo.

 

OBESITÀ E SOPRAPPESO NELLE GIOVANI GENERAZIONI
I giovani sono troppo presi da televisione, videogiochi, telefonini, computer e condizionati da una errata e forviante pubblicità di merendine, snack, patatine, etc., prodotti altamente calorici, ma più veloci e pratici da consumare.
I bambini italiani sono i più bersagliati d’Europa da spot televisivi di merendine e snack (nella fascia oraria protetta dalle 16 alle 19 viene trasmesso uno spot ogni 5 minuti per un totale di 33.000 in un anno, giocando, in questo modo, sul condizionamento psicologico abbinato a felicità e benessere).
Spesso a causa della pubblicità, i giovani sono portati a tradire la cultura della Dieta Mediterranea e si ritrovano Sovrappesi ed Obesi.

L’allarme obesità e sovrappeso coinvolge infatti gran parte della popolazione, ma soprattutto bambini e giovani che, per cause diverse, stanno raggiungendo percentuali sempre più elevate.

I dati statistici nazionali sottolineano che una forte percentuale dei giovani di età compresa fra i 6 ed i 17 anni, ha problemi di Soprappeso (20%) Obesità (4%), con percentuali ancora maggiori (25-35%), nella fascia di età compresa fra i 6 ed i 13 anni. Negli Usa ed in Inghilterra si raggiungono percentuali superiori al 50%. Le cause sono prevalentemente da ricercarsi in una errata alimentazione (troppo cibo, troppi grassi, troppi zuccheri, poca ortofrutta) e ad una insufficiente attività fisica.
Le scuole, che accompagnano la maggior parte dei bambini e degli adolescenti durante i primi 20 anni della loro vita, sono la struttura ideale, assieme alla famiglia, per influenzare la salute e dare l’opportunità di mettere in pratica comportamenti alimentari salutari.

 

 

L’IMPORTANZA DI FRUTTA E ORTAGGI: LA PIRAMIDE ALIMENTARE ITALIANA
La piramide settimanale dello stile di vita italiana si basa sulla definizione di Quantità Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica. Da questo modello di dieta scaturisce la piramide alimentare italiana, che elaborata dall’Istituto di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza”, indica i consumi alimentari giornalieri consigliati.
Vengono date indicazioni sulle quantità di cibo da consumare ogni giorno secondo il criterio della quantità benessere QB (porzioni di alimenti in grammi).
Le QB di cibo e di movimento, se opportunamente adattate alle esigenze del singolo individuo, consentono di orientare lo stile di vita verso un equilibrio tra consumo alimentare e spesa energetica.
Se si “mangia per vivere” si è sulla strada giusta per il reale benessere del nostro organismo. 

 

LA QUALITÀ NUTRIZIONALE DI FRUTTA E ORTAGGI

La frutta e gli ortaggi hanno un ridotto contenuto calorico e forniscono al nostro organismo: acqua, proteine, carboidrati, vitamine, minerali, fibra e phytochemicals. Il contenuto di proteine è molto basso ed è in media pari all’1,5%, e di scarso valore nutrizionale; ridottissimo è anche il contenuto in grassi (0,3%).
L’apporto in carboidrati consiste soprattutto di zuccheri semplici facilmente utilizzabili dall’organismo e poco amido. Lo zucchero semplice della frutta è il fruttosio che conferisce il sapore particolare a questo alimento e che ha un potere dolcificante maggiore dello zucchero.
La frutta e gli ortaggi sono la miglior fonte di acqua in quanto contengono dall’80 al 95% di acqua per 100 g di alimento. L’acqua è un nutriente essenziale, in quanto costituisce il 60% del nostro organismo, ed è il mezzo in cui avvengono le reazioni metaboliche; l’acqua mantiene stabile la temperatura corporea, trasporta i nutrienti ed allontana i prodotti di scarto dall’organismo.
Le vitamine più abbondanti nella frutta e negli ortaggi sono il b carotene, le vitamine del gruppo B e la vitamina C. Sono presenti in piccole quantità (mg%) sufficienti a svolgere funzioni metaboliche ed azioni protettive (potere antiossidante). I minerali sono rappresentati da piccole quantità di sodio e tanto potassio,oltre a magnesio, calcio, fosforo ed altri metalli (ferro, rame, zinco); questi ultimi però sono meno disponibili per l’assorbimento rispetto a quelli contenuti negli alimenti di origine animale.
Gli alimenti di origine vegetale sono la fonte principale di fibra che, oltre a regolarizzare la funzione intestinale, contribuisce al raggiungimento del senso di sazietà e quindi ad aiutare a contenere il consumo di alimenti ad elevata densità energetica. I prodotti ortofrutticoli, soprattutto se freschi, contengono i phytochemicals (acidi organici, polifenoli, oligosaccaridi, etc.). Sono composti organici di origine vegetale che non nutrono ma proteggono l’organismo con diversi meccanismi che vanno dall’azione antiossidante nei confronti dei radicali liberi e nella protezione degli acidi grassi polinsaturi alla funzione di privilegiare lo sviluppo di una flora batterica intestinale favorevole alla salute dell’organismo ospite.
Il consumo di frutta e ortaggi è consigliabile principalmente per tre motivi: contengono un’alta percentuale di acqua e quindi poche calorie; apportano zuccheri, vitamine e sali minerali dei quali l’organismo umano ha grande bisogno specie d’estate; forniscono un prezioso apporto di fibre, utili a mantenere la funzionalità intestinale e probabilmente anche a mantenere sotto controllo i livelli ematici di glucosio e colesterolo.

 

LA QUANTITÀ BENESSERE (QB) DI FRUTTA E ORTAGGI
Si consigliano 5-6 QB = porzioni al giorno tra frutta ed ortaggi, con un massimo settimanale di 21 QB da frutta e 14 QB da ortaggi.
Una QB di frutta dovrebbe avere un peso di circa 150 grammi: ciò corrisponde a un frutto medio-grande (se si tratta di mele, pere, arance, pesche o simili) oppure a due-tre pezzi in caso di mandarini, prugne, albicocche o altri frutti piccoli. In caso di frutta che si consuma a fette: una fetta di anguria, due di melone, un trancio di ananas, etc.
Una QB di succo di frutta equivale ad una confezione normale da 125 ml. 
Il peso di una QB di ortaggi da cuocere dovrebbe essere di circa 250 grammi, intesi al netto degli scarti e al crudo; per quanto riguarda l’insalata invece una QB è pari a 50 grammi.

 

FRUTTA E ORTAGGI ALLEATI DELLA SALUTE
Ogni frutto e ortaggio ha anche una sua specifica composizione in funzione della sua diversa colorazione: giallo/arancio, bianco, blu/viola, rosso e verde.

Gruppo bianco
Al gruppo bianco appartengono: aglio, cipolle, cavolfiore, finocchio, funghi, porri, sedano, castagne, mele, pere.
Tipico di questo gruppo di frutta e ortaggi è il contenuto di un phytochemical con potente azione antiossidante: la quercetina.
Gli ortaggi che appartengono alla famiglia delle crucifere, sono ricchi in fibra, sali minerali (soprattutto potassio), vitamine (in particolare la C). Il crescente interesse scientifico verso questi alimenti è soprattutto legato alla presenza di phytochemicals (isotiocianati) che interagiscono con i sistemi enzimatici detossificanti.

Gruppo blu-viola
Al gruppo blu-viola appartengono: melanzane, radicchio, fichi, frutti di bosco, prugne, uva nera. Gli alimenti di questo gruppo contengono alcune sostanze importanti per la visione, la struttura dei capillari sanguigni e la funzione urinaria.
I composti ad azione protettiva di questo gruppo di alimenti sono quei phytochemicals caratterizzati da un elevato potere antiossidante: le antocianine.
Anche questi vegetali sono ricchi di fibra; i frutti di bosco, in particolare, contengono fibra solubile che regola l’assorbimento degli altri nutrienti e che serve come nutrimento per la flora microbica intestinale che la trasforma in acidi grassi a catena corta importanti per una regolare funzione intestinale.

Gruppo giallo-arancio
Al gruppo giallo-arancio appartengono: carota, peperone, zucca, albicocca, arancia, cachi, limone, mandarino, melone, nespola, pesca, pompelmo.
Tipico di questo gruppo di frutta e ortaggi è il contenuto di un phytochemical con potente azione provitaminica ed antiossidante: il b-carotene, precursore della vitamina A, che interviene nella crescita, riproduzione, mantenimento dei tessuti epiteliali, funzione immunitaria e visione. Il b-carotene è un potente antiossidante, che protegge le cellule dal danno provocato dai radicali liberi. Viene assorbito con i grassi e, se assunto con gli alimenti, non riesce a procurare sopradosaggio come può verificarsi nel caso di un eccessivo uso di integratori. Questo gruppo di alimenti è anche ricco di flavonoidi che svolgono la loro azione per lo più a livello gastro-intestinale, neutralizzando la formazione di radicali liberi o catturandoli ancor prima che possano danneggiare altre molecole (aminoacidi, acidi grassi polinsaturi, etc).
L’arancia, il limone, il peperone sono ricchi in vitamina C che, oltre alla funzione antiossidante, interviene sulla biosintesi del collagene. Questa sostanza, cemento intracellulare, mantiene integri i vasi sanguigni, stimola le difese immunitarie, la cicatrizzazione delle ferite e favorisce l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali.

Gruppo rosso
Al gruppo rosso appartengono: barbabietola rossa, pomodoro, ravanello, anguria, arancia rossa, ciliegia, fragola.
Caratteristico di questo gruppo di frutta e ortaggi è l’alto contenuto di due phytochemicals con potente azione antiossidante: il licopene e le antocianine. I pomodori sono la fonte più importante di licopene e la loro cottura in presenza di olio di oliva rende questo composto più facilmente assorbibile da parte dell’organismo. Anche l’anguria è un frutto ricco di licopene.
Il licopene è un carotenoide ad alto potere antiossidante, in quanto cattura i radicali liberi agendo sulle membrane cellulari e sulle lipoproteine; durante la maturazione dei frutti e degli ortaggi raggiunge la sua più alta concentrazione ed è per questo che frutta ed ortaggi maturi ne contengono di più. Fragole ed arancia rossa contengono elevate quantità di vitamina C.

Gruppo verde
Al gruppo verde appartengono: agretti, asparagi, basilico, bieta, broccoli, carciofi, cetrioli, cicoria, indivia, lattuga, prezzemolo, rughetta, spinaci, zucchine, olive, kiwi ed uva. Tipico di questo gruppo di frutta e ortaggi è il contenuto di due phytochemicals con azione antiossidante: la clorofilla ed i carotenoidi.
Il colore verde di questi ortaggi è dovuto alla clorofilla, sostanza contenente un atomo di magnesio presente nelle parti verdi delle piante, in grado di catturare l’energia luminosa necessaria perché le piante possano svolgere la fotosintesi clorofilliana. L’apporto di magnesio con gli ortaggi di questo gruppo è molto importante per la salute dell’uomo, in quanto partecipa a processi essenziali quali il metabolismo dei carboidrati e delle proteine, modula il tono vascolare, la trasmissione nervosa e le contrazioni neuromuscolari. Il magnesio stimola l’assorbimento ed il metabolismo di calcio, fosforo, sodio e potassio.
Negli alimenti verdi sono presenti anche un’elevata quantità di carotenoidi, precursori della vitamina A, che svolgono peculiari azioni fisiologiche come la visione, lo sviluppo delle cellule epiteliali, la riproduzione e la difesa antiossidante. La vitamina A partecipa anche all’azione del sistema immunitario favorendo la formazione di anticorpi per la difesa contro gli antigeni esterni.
I vegetali a foglia verde costituiscono la miglior fonte di acido folico la cui azione vitaminica è fondamentale nelle donne all’inizio della gravidanza, per la prevenzione del rischio di incompleta chiusura del canale vertebrale dei neonati, ed in generale a tutti gli individui per una corretta ematopoiesi. Il contenuto di vitamina C, od acido ascorbico, è molto elevato, in particolare nei broccoli, prezzemolo,spinaci e kiwi.

 

PER UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA ALIMENTARE
Da studi ed indagini eseguite a livello mondiale sarebbe scaturito che la morte di 2,7 milioni di persone all’anno, nel mondo, sarebbe da imputarsi ad una errata alimentazione con un consumo insufficiente di frutta e ortaggi.
Questo stato delle cose hanno indotto il Ministero della Salute ad attivarsi per elaborare un “Progetto Multi Task” con altri Ministeri, Regioni e Province, che si articola in una serie di iniziative, capaci di coinvolgere produttori, per una produzione “Sana” e consumatori, destinatari di campagne e promozioni di sostegno ad uno stile di vita corretto. Gli interventi andranno dall’istituzione dell’ora di salute a scuola, allo sviluppo dell’attività fisica in generale, ad una corretta alimentazione.
In diversi Paesi europei si stanno adottando misure forti per disincentivare il consumo delle “Merendine” altamente caloriche nelle scuole (in Francia hanno vietato la vendita nelle scuole; in Inghilterra la BBC ha trasmesso un messaggio-pubblicità che recita: – “Genitori! In questo modo state uccidendo i vostri figli”. Negli Usa, da sempre attenti a trasformare situazioni problematiche in nuove opportunità di business, si tenta di contrastare il consumo di merendine attraverso vari interventi, uno dei più recenti è rappresentato dalla “Fizzy Fruit” (frutta gassata), ovvero trasformare frutta in merenda appetibile adeguandola ai palati degli adolescenti educati a caramelle e coca-cola.

Sono in atto in vari Paesi programmi di promozione dei consumi (5 A Day, 5 -10 par jour, 5 am tag, 6 A Day, 5 porzioni al giorno) che dimostrano risultati promettenti attraverso la partnership di organismi pubblici e privati. 
In Italia il consumo di frutta e ortaggi è in diminuzione e ben lontano dalle 5 porzioni raccomandate. Secondo un’indagine INRAN gli italiani ne consumano in media 2.8 porzioni al giorno; solo il 12% ne assume 5. Una situazione ancora più critica nella fascia giovanile, notoriamente poco amante di questi alimenti, in quanto di non facile gestione. 
Ricerche condotte in Danimarca, Francia, Inghilterra e Italia hanno dimostrato che l’aumento dell’assunzione di frutta e verdura nei posti di lavoro e nelle scuole possono avere effetti positivi per la salute e per il rendimento.

 

LE TENDENZE NEL CONSUMO DI FRUTTA E ORTAGGI
In Italia è in atto un fenomeno strutturale di ridimensionamento dei consumi di frutta e ortaggi freschi che dal 2000 al 2004 sono diminuiti del 10,01% per la frutta e del 16,4% per gli ortaggi.
Si è per contro assistito allo sviluppo di produzioni di IV e V gamma che stanno assumendo dimensioni e valori sempre più interessanti. Le cause di questa evoluzione vanno essenzialmente ricercate nell’aumento dei consumi extra-domestici e nel minor tempo disponibile da dedicare alla cucina e alla preparazione dei piatti.
Siamo di fronte quindi ad una profonda innovazione nell’offerta dei prodotti: sono quasi 43 milioni i chili di verdura consumati dagli italiani, già lavata, tagliata e pronta da mangiare, il che ne ha aumentato gli acquisti di circa il 30%. in prospettiva si valuta che questo tipo di consumo arriverà a rappresentare il 10-20% del consumo complessivo di frutta e verdura. In generale l’obiettivo delle aziende produttrici è, sempre più, quello di offrire prodotti contraddistinti da un altissima componente di servizio, proponendo un vasto assortimento che spazia dai prodotti di nicchia, da agricoltura biologica e integrata, fino a quelli di largo consumo.

 

I CAMBIAMENTI DEI CANALI DISTRIBUTIVI: LA CRESCITA DEL “VENDING”
Il business dei distributori automatici ha generato, nel 2005, 1,6 miliardi di euro di fatturato con 5,2 miliardi di erogazione di prodotto dai distributori. Nel 2006 c’è stata una crescita del fatturato fatta registrare dal canale pari all’8%, con 20 milioni di utilizzatori e circa 800 mila apparecchi installati. La grande crescita del “vending” è per lo più imputabile all’aumento dei pasti fuori casa, aumentati di circa il 10% nell’ultimo decennio.
Da una ricerca campionaria dell’AC Nielsen risulta che tra il 2005 e il 2006 un italiano su due (il 45,3%) ha fatto uso dei distributori automatici e più di un italiano su cinque (il 20,6%) utilizza i distributori più volte alla settimana, rientrando ormai di fatto a far parte del vissuto abituale di ciascuno di noi, sia per la funzionalità dello strumento che per un piacevole “pretesto” di socialità.
L’attenzione dimostrata nei confronti di questi distributori e la loro crescente penetrazione e diffusione, giustifica un elevato interesse nei confronti dell’idea di poter commercializzare prodotti freschi, genuini, con minori contenuti calorici attraverso il vending. L’idea di una diffusione capillare di prodotti “freschi” nei distributori risulta non solo gradita, ma anche positivamente giudicata sotto gli aspetti della varietà della scelta e funzionalità per chi ha poco tempo per il pasto.

 

  

 

Il progetto al momento non è attivo.

Per informazioni: info@fruttasnack.eu